Benevento, vincere i play off partendo dal primo turno si può: parola di Piero Braglia

Il tecnico toscano realizzò un'impresa alla guida del Cosenza: "Il Benevento può giocarsela, Auteri è un fattore in Serie C. Conta la convinzione: giocare meno partite non è sempre un bene"

Piero Braglia è un esperto di promozioni, ma è soprattutto l’unico allenatore capace di vincere i play off di Serie C partendo dal primo turno. Nel 2018, il suo Cosenza chiuse la stagione al quinto posto, ma riuscì comunque a trionfare, giocando nove partite fino a quella decisiva per il salto in Serie B: “Avremmo potuto giocarne altre 20, si volava comunque” ha raccontato il tecnico toscano in un’intervista rilasciata a Il Sannio Quotidiano.

Un percorso che spera di poter seguire anche il Benevento di Gaetano Auteri che, pur avendo concluso la stagione regolare al sesto posto, sarà costretto a partire dal primo turno dei play off esattamente come i rossoblù: “La Strega ha le carte in regola per giocarsela – ha raccontato Braglia –, la posizione finale in campionato c’entra ma relativamente. A Cosenza le giocammo tutte dall’inizio alla fine, conta come ci arrivi, in che condizioni e con che entusiasmo affronti i play off. Rientra anche la componente del pubblico, se si stringe intorno alla squadra o meno, bisogna considerare un sacco di cose”.

Auteri può essere l’uomo giusto per questo tipo di missioni: “Ha esperienza e carisma per fare i play off di un certo livello, lui ha sempre affrontato questi campionati e li ha anche vinti. C’è stato il cambio di allenatore: a volte bisognerebbe avere un minimo di pazienza, spesso ci facciamo prendere da un periodo di risultati così così scegliendo di cambiare. Ma Auteri è una garanzia per la Serie C”.

Tanti i fattori che possono incidere sulla corsa play off costruita dal basso. Su tutti, la convinzione: “Conta soprattutto quella, per allenatore e giocatori. Noi con il Cosenza pensavamo di far bene, non di vincere. Il direttore Trinchera mi chiese cosa pensassi di fare, gli risposi da toscano e gli dissi ‘Poi vediamo cosa accadrà’. La svolta fu una sconfitta per 3-0 in casa contro il Rende, stavamo cercando di recuperare i calciatori con più nomi, lì andai al dritto e misi gente libera di testa, che stava bene fisicamente e aveva entusiasmo, e da lì iniziamo a vincere. La convinzione fu fondamentale: potevamo avere avanti chiunque che la partita l’avremmo portata in fondo”.

Non sempre la necessità di dover affrontare più partite rappresenta un aspetto negativo, secondo Braglia: A volte aspettare è peggio, sei quasi un mese senza giocare partite ufficiali. Se entri a due turni dalla fine sei molto più fresco di chi le gioca tutte, ma se trovi chi ha convinzione, determinazione e voglia le cose poi vanno alla pari, non conta più il distacco in campionato, inizia un altro percorso. Non è facile calarsi subito nella realtà: se trovi l’avversario che ha entusiasmo è dura, non è facile tenere alta la concentrazione nei 20 giorni di stacco”.

Tante le squadre accreditate per un posto in Serie B, Strega compresa: “Ci sono realtà attrezzate per vincere. Catania, il Cerignola che ha fatto un grande campionato, Feralpisalò, Vicenza, la Ternana, anche il Pescara, hanno anche il pubblico al seguito. Poi c’è sempre la sorpresa, quella che non ti aspetti. Il segreto è arrivarci bene, con la testa libera: noi facemmo fatica le prime due partite, poi da lì potevamo giocarne altre 20 che in campo si volava. In corsa c’è anche il Benevento, ha una società alle spalle e un pubblico importanti, oltre a un allenatore di una certa esperienza e carisma. Possono giocarsela anche loro”.

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