Prova di nuovo a mettere mano alla sua squadra, Gaetano Auteri. I riscontri del campo sono stati sconcertanti, il tecnico giallorosso ne ha preso atto e cerca di agire di conseguenza, nel tentativo di permettere al suo Benevento di presentarsi comunque ai play off con qualche possibilità di giocarsela. La pochezza tecnica e soprattutto mentale palesata contro il Trapani lascia pochi margini di speranza, ma l’allenatore siracusano vuole comunque provare a mettere la squadra nelle condizioni superare quella sorta di mediocrità in cui sembra vivacchiare.
Come? Facendo innanzitutto una selezione degli uomini sui quali potrà realmente contare. In tal senso, la trasferta di Giugliano sarà importante proprio da questo punto di vista, più che per determinare la posizione finale della Strega. Auteri sceglierà prima gli interpreti che in questo momento gli danno maggiori garanzie, per poi valutare come metterli in campo.
Un’idea sembra già essersela fatta. Ad esempio, la prova offerta da Sena nel giorno del debutto da titolare con la maglia giallorossa lo ha convinto, al punto tale che il ragazzo di Pietradefusi potrebbe essere riproposto dal primo minuto anche al ‘De Cristofaro’. Il tutto nonostante il rientro di Simonetti che resta comunque un elemento a cui il tecnico siciliano non rinuncia facilmente. Non a caso, nella seduta di allenamento svolta a porte aperte, il centrocampista cresciuto nel settore giovanile della Roma è stato riproposto sulla linea dei trequartisti, a presidio del fronte sinistro offensivo.
Solo prove? Può essere, ma resta un traccia da seguire e che potrà diventare qualcosa di più se durante la settimana di preparazione arriveranno le risposte giuste. Per il resto, non sono escluse sorprese, anche perché Auteri continua a lavorare con il gruppo praticamente al completo. Gli unici indisponibili continuano a essere Meccariello e Nardi: il primo è in via di recupero dopo la distrazione agli adduttori e si è limitato a fare differenziato sul campo; il secondo invece si è limitato a terapie in palestra, segno evidente che per il suo ritorno c’è ancora da pazientare.