Situazione ai limiti del surreale quella che sta vivendo il Foggia, ormai abbandonato dal proprio patron Nicola Canonico. Il presidente ha deciso di sfilarsi, lo ha dichiarato apertamente in una conferenza stampa e alle parole sta facendo seguire i fatti.
In vista della trasferta di lunedì sera sul campo del Crotone, i vertici societari avevano inizialmente deciso di far viaggiare la squadra in pullman il giorno stesso della partita, con rientro immediato al termine della gara. Una scelta che ha portato i calciatori e lo staff tecnico a ribellarsi: gli stessi hanno preferito autotassarsi pur di garantire una preparazione dignitosa all’incontro. Saranno i tesserati, dunque, a sostenere autonomamente le spese per il ritiro pre-partita, pagando di tasca propria vitto e alloggio.
“Dal 31 marzo sono dimissionario. Ho già chiarito nei giorni scorsi di non essere più intenzionato a corrispondere garanzie economiche per il club – ha ribadito Canonico ai microfoni dell’Ansa -. Le squadre di calcio si reggono sui versamenti dei loro presidenti. A Foggia una parte della tifoseria mi ha chiesto di togliere il disturbo. Al momento non c’è stata alcuna offerta per il Foggia calcio”.
Problemi ci saranno anche per la prossima gara casalinga con il Messina: anche per quella, infatti, l’attuale azionista di riferimento del club rossonero non ha intenzione di far fronte alle spese organizzative. Non esattamente il modo migliore per avvicinarsi a una sfida che potrebbe essere decisiva per il destino della formazione pugliese. In soccorso potrebbe arrivare il Comune, orientato ad accollarsi almeno il pagamento degli steward e garantire così la regolare disputa del match.