Extra Benevento – L’entusiasmo di Zola: “La C come palestra per i giovani, pronte novità per i club”

Il vicepresidente della Lega Pro sul campionato: "Finale bello ed equilibrato con squadre importanti, piazze storiche e rivelazioni"

I giovani al centro della Serie C. Ai microfoni di TMW Radio, il vicepresidente della Lega Pro Gianfranco Zola ha raccontato il suo punto di vista sulla terza serie tra il progetto che coinvolge i settori giovanili, gli equilibri in campionato e le prospettive future, legate alla crescita delle società. Le sue parole:

RIFORMA ZOLA – “Si articola in due fasi, la prima vuole stimolare e incentivare le società a investire sempre di più sui settori giovanili. Premiamo chi fa giocare calciatori cresciuti internamente, nel proprio vivaio per valorizzare il talento che si ha già in casa: farlo crescere, maturare e arrivare in prima squadra. La seconda la stiamo preparando per la prossima stagione: vogliamo premiare le società che investono nelle infrastrutture necessarie affinché tutto questo possa svilupparsi al meglio. Si tratta di formazione di tecnici e di quelle figure professionali fondamentali per la crescita dei ragazzi. La risposta è molto positiva, c’è una consapevolezza diffusa: questo è un percorso necessario. Dobbiamo arricchirci di giovani che aiutino il nostro movimento a crescere”.

SERIE C – “Un campionato che permette una formazione completa, la piattaforma ideale per offrire ai giovani l’opportunità di fare esperienza, commettere errori e crescere attraverso di essi. Ma perché ciò avvenga è fondamentale creare condizioni giuste per la sopravvivenza e lo sviluppo delle società. La C deve diventare un campionato di formazione: investi nel tuo settore giovanile, cresci i tuoi talenti, li valorizzi e li rivendi, garantendoti autosostenibilità economica. Solo così si crea valore”.

CAMPIONATI – “Finale bello ed equilibrato? Ci sono tutte squadre importanti, piazze storiche e rivelazioni come il Cerignola e la Giana Erminio. In Serie C abbiamo sempre delle sorprese, società che lavorano bene con idee chiare e corrette. Un campionato che racchiude ogni tipologia di squadra, dalle grandi che hanno giocato in A come Pescara, Perugia e Spal alle piccole realtà che riescono ad emergere e a risultare competitive. C’è tutta l’anima del nostro calcio e questo dà vita a un campionato molto interessante”.

SECONDE SQUADRE – “Il torneo è di alto livello, puoi avere anche giocatori di qualità come li ha il Milan, ma non basta. Per questo la Serie C è utile a far crescere un talento, gli permette di confrontarsi con un trentenne che conosce il mestiere e che magari pur non avendo le sue stesse qualità tecniche ha gli strumenti per vincere le partite, metterlo in difficoltà e farlo migliorare. I giovani hanno bisogno di imparare questi strumenti, perché per diventare un giocatore di alto livello non bastano la tecnica, il tiro o la velocità. Per questo la C può essere una palestra importantissima”.

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