Quella che si è appena aperta è una settimana particolarmente importante per Filippo Nardi, costretto a fermarsi sul più bello, proprio quando il conto alla rovescia per il suo ritorno in campo sembrava ormai essere arrivato agli sgoccioli. Invece, un altro intoppo ha portato il centrocampista trevigiano a finire nuovamente ai box.
Un nuovo problema al ginocchio già operato lo scorso agosto, accusato nel corso del primo allenamento al Mancini Park Hotel di Roma, sede del ritiro punitivo imposto dalla società dopo il pari raccolto dal Benevento sul campo del Latina. La consulenza con il professor Lo Presti, la cui equipe eseguì l’intervento chirurgico ad agosto, ha lasciato tutto in sospeso: secondo quanto riferito da Il Sannio Quotidiano, a causa di un versamento, gli esami strumentali hanno reso impossibile la determinazione dell’effettiva entità del danno.
Così, lo specialista ha suggerito tre settimane di terapie, in attesa che il versamento si riassorbisse e che Nardi potesse così sottoporsi a nuovi approfondimenti. Sempre stando a quanto riportato dal quotidiano sannita, le terapie hanno dato risposte positive, ma sarà una risonanza a cui il centrocampista giallorosso si sottoporrà nei prossimi giorni a chiarire definitivamente il quadro: sarà decisiva per stabilire se sarà necessario una seconda operazione o se l’ulteriore intervento chirurgico – che significherebbe stagione attuale conclusa senza scendere in campo e avvio della prossima compromesse – possa essere scongiurato. Nardi incrocia le dita, in attesa di una nuova consulenza con il professor Lo Presti, in cui si deciderà il da farsi.