Il Benevento punta al miglior piazzamento: ecco le differenze in chiave play off tra quarto e quinto posto

La quarta piazza fondamentale per evitare di partire dal primo turno degli spareggi finali

Il momento nero, le dieci giornate di fila senza vittorie e la profonda crisi di risultati in cui è piombato e da cui sta facendo fatica a tirarsi fuori hanno finito inevitabilmente per costringere il Benevento a rivedere al ribasso le proprie ambizioni.

Ormai incolmabili le distanze dal duo di testa formato da Audace Cerignola e Avellino, il rischio è che la truppa giallorossa debba rinunciare anche alla terza piazza, ora distante quattro punti, con il Monopoli che però dovrà giocare una partita in più rispetto alla formazione guidata da Auteri e che può contare pure sul vantaggio negli scontri diretti. Al momento, dunque, la priorità non può che essere quella di tenersi il quarto posto che pure qualche vantaggio in chiave play off lo concede. Quel punto di margine sul Crotone è prezioso, sebbene solo virtuale, perché anche i pitagorici osserveranno un turno di riposo in meno rispetto al Benevento.

La missione non è impossibile, sebbene negli ultimi tempi tutte le dirette concorrenti abbiano dimostrato costanza di rendimento e la capacità di limitare i danni nelle fasi di crisi che hanno attraversato. Riuscirci sarebbe importante, innanzitutto per una questione di fiducia, ma anche in ottica spareggi finali: il quarto posto infatti consentirebbe alla Strega di saltare almeno il primo turno della fase a gironi e di entrare in gioco tre giorni dopo.

Il quinto, invece, darebbe un vantaggio minimo, visto che in tal caso il Benevento dovrebbe scendere in campo subito, esattamente come le squadre che si classificano dalla sesta alla decima posizione. Così, la formazione giallorosse entrerebbe nella lista di compagini che hanno il compito più difficile per poter sperare nella promozione in Serie B dalla porta di servizio. Il vantaggio del quinto posto – ma sarebbe così anche per il sesto e il settimo – è rappresentato dalla possibilità di disputare in casa il primo turno della fase a gironi – che si gioca in gara secca – e di poter staccare il pass per la qualificazione anche con un pareggio nei 90 minuti regolamentari. Non cambierebbe invece il numero di partite: chi si classifica dal quinto al decimo posto, dovrà giocare dieci partite se vuole sperare di arrivare fino in fondo; sarebbero nove in caso di quarto posto e otto con il terzo, ormai però irraggiungibile per la Strega. Che ha ancora parecchio da giocarsi, perché più sarà alto il piazzamento finale, maggiori saranno le possibilità di guadagnare l’accesso alla Serie B dalla porta di servizio.

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