Vigilia di campionato particolare per il Crotone che al “Vigorito” si ritroverà un Benevento diverso, con il ritorno in panchina di Gaetano Auteri. Nell’intervista prepartita concessa ai canali ufficiali del club, il tecnico Emilio Longo ha presentato la sfida di mercoledì sera contro la Strega. Le sue dichiarazioni:
PARTITA – “Mi aspetto una gara, spesso lo dico, da alto indice di difficoltà soprattutto per l’aspetto mentale perché presenta una novità, abbiamo saputo ieri pomeriggio (lunedì, ndr) del cambio tecnico, ci sono motivazioni diverse, nuove, con un allenatore che conosceva già la piazza e i giocatori, ci sarà uno spirito di rivalsa importante. Sappiamo che dobbiamo continuare a fare bene, pareggiare la loro motivazione e produrre le competenze tecnico-tattiche. Le gare infrasettimanali vivono di tensioni diverse, chi avrà l’atteggiamento migliore e si presenterà sull’aspetto motivazionale più che fisico più determinato avrà la meglio”.
ASSENZE – “Di Pasquale sconterà il turno di squalifica, abbiamo la possibilità di dare una chance ad Armini che aveva fatto bene nelle precedenti uscite: da una parte sono scontento perché la continuità è sempre importante ma mi prendo anche la contentezza perché Armini ha testimoniato con i fatti di essere cresciuto ed essere determinante nei risultati raggiunti. Abbiamo anche Cocetta che sta crescendo, è importante, non ci sono ancora le prove del campo ma col tempo riuscirà a mettersi in mostra. Sono abbastanza fiducioso di poter recuperare Tumminello, vedremo nella rifinitura. Turnover? Siamo a nemmeno 48 ore dall’ultimo match disputato, devo vedere come riescono ad assimilare i carichi e i postumi della scorsa gara per determinare la formazione del Vigorito”.
ATTEGGIAMENTO – “Proveremo a fare la partita, che tipo di gara faremo non lo decideremo solo noi, c’è un avversario in campo, una capacità di pressione, possiamo decidere di fare una partita alta, cercando di pressarli, sarà un confronto tecnico-tattico di valore assoluto. Sarà bello affrontare questo ulteriore step di crescita, un ulteriore banco di prova sulla strada della maturità”.
CAMBIO MODULO – “Avrebbe poco a che fare con la continuità tattica della squadra. La squadra ha una sua identità, abbiamo 56 gol all’attivo senza segnare un rigore, ne abbiamo avuto solo uno a disposizione. La squadra è votata all’attacco, nell’economia della squadra proviamo a segnare un gol più degli avversari e a rendere felice chi viene al campo. Di recente ho fatto tante foto con i nuovi tifosi, con i bambini: quello che mi piaceva era vederli felici, contenti di aver visto gol. Il calcio si gioca per produrre emozione e l’emozione risiede nel gol. Il calcio è bello per il gol, dobbiamo continuare a fare bene riparando a qualche errore, gli errori non risiedono solo nella fase di non possesso ma anche nella capacità di segnare di più rispetto alle azioni manovrate. Crescendo con la fase offensiva ripareremo a quella che è la nostra fase difensiva”.
PRESTAZIONI O RISULTATI – “Le due cose devono andare di pari passo. Abbiamo fatto una prima parte di stagione dove la prestazione era nella piramide degli obiettivi di vertice, ora dobbiamo cambiare paradigma: servono prestazioni e risultati insieme devono pesare nello stesso modo. Mi auguro di raggiungere risultati con le prestazioni, ai playoff i risultati saranno determinanti per arrivare a fare qualcosa di straordinario. Dobbiamo abituarci al peso della ricerca del risultato, con questo guadagneremo esperienza per diventare la squadra da battere”.
