Nonostante le rassicurazioni arrivate da dirigenti improvvisati – che per confondere il quadro provano a tirare in ballo anche società che nella vicenda non c’entrano nulla -, il Taranto è ormai a un passo dall’esclusione anticipata dal campionato.
La Procura federale ha infatti notificato un secondo avviso di conclusione delle indagini, che stavolta riguarda il mancato versamento di ritenute Irpef e contributi Inps relativi agli stipendi di tesserati, dipendenti e collaboratori per il periodo settembre 2024 – gennaio 2025. In questo caso, si tratterebbe della seconda inadempienza consecutiva che avrebbe la conseguenza dell’estromissione dal torneo di Serie C.
L’indagine, scaturita da una segnalazione della Co.Vi.So.C., ha evidenziato irregolarità nei pagamenti da parte del club pugliese, in violazione delle Norme Organizzative Interne Federali (N.O.I.F.). Secondo quanto riferisce Antenna Sud, sono coinvolti nel procedimento diversi dirigenti della società, tra cui l’ex amministratore unico Salvatore Alfonso, gli institori Mark Colin Campbell e Maria Acquaviva, e il procuratore speciale Massimo Giove, tutti accusati di non aver rispettato gli obblighi di versamento nei termini previsti.
La responsabilità diretta e propria del club potrebbe portare a sanzioni sportive molto pesanti, aggravate dalla recidiva, dato che il Taranto FC è già stato oggetto di provvedimenti disciplinari in precedenza. I dirigenti coinvolti hanno ora la possibilità di presentare memorie difensive o chiedere di essere ascoltati dalla Procura Federale, con un’audizione fissata per il 1° marzo 2025. Per queste violazioni, il Taranto FC rischia l’esclusione dal campionato. La situazione resta in evoluzione, con l’intera tifoseria in attesa di sviluppi.