Ci sarà ancora da attendere per definire il futuro di Taranto e Turris. La posizione delle due società resta in bilico: sicuramente più complicata quella del club corallino, ma anche in casa rossoblù sarebbero emerse delle criticità.
Per la Turris la situazione resta la stessa: alle rassicurazioni dei dirigenti, non hanno fatto seguito i fatti, visto che a distanza di tre giorni continua a non esserci traccia dei bonifici ai tesserati. Insomma, il destino della squadra cara a Capriola pare segnato.
Resta incertezza invece intorno al Taranto, nonostante gli stipendi ai tesserati siano stati pagati. C’è il nodo, però, dei contributi che, per stessa ammissione del nuovo presidente in pectore Zerbo sarebbero stati versati con surroga. Cosa in teoria non prevista dal regolamento: l’articolo 85 delle Noif stabilisce l’obbligo di versare Irpef e contributi Inps esclusivamente tramite i conti correnti indicati dal club in Lega al momento dell’iscrizione. Il Taranto non l’avrebbe fatto. Cosa accadrà ora? I rossoblù potrebbero cavarsela con un’ammenda o con un’ulteriore penalizzazione, ma non è da escludere che la Covisoc possa respingere i pagamenti.
Dunque, si resta col fiato sospeso e la palla passa ora alla Covisoc, il cui parere sarà determinante per la prosecuzione del campionato di Taranto e Turris. Quando arriverà? Dalla scadenza del 17 febbraio, l’organismo di controllo ha dieci giorni di tempo per aprire l’istruttoria e analizzare il caso. Di conseguenza, entro il 27 febbraio se ne saprà qualcosa in più. Se il parere dovesse essere negativo, toccherà poi alla Procura federale far partire i deferimenti, mentre a esprimersi sul destino dei club sarà il Tribunale federale nazionale che sancirà l’eventuale estromissione dal campionato.