Chi si aspettava che potesse essere sufficiente il cambio di guida tecnica per un’inversione di tendenza, è rimasto deluso. Alla prima in panchina di Michele Pazienza, infatti, il Benevento finisce per rimediare la sesta sconfitta stagionale (2-0 il finale al ‘Pozzo-La Marmora’) che rischia non solo di diventare un gancio devastante per la squadra e per tutto l’ambiente, ma anche di complicare ulteriormente la corsa verso i piani alti della classifica, con Monopoli e Audace Cerignola che ora hanno la possibilità di prendere il largo.
Anche contro la Juventus Next Gen, la Strega è stata sconfitta innanzitutto dai suoi stessi errori, quelli sotto porta di Lanini e Pinato – che non sono riusciti a sfruttare le buone occasioni capitategli sullo 0-0 -, ma anche quelli di una difesa e di un portiere come Nunziante al quale ultimamente è diventato troppo semplice far gol. Non è un caso che al primo affondo i bianconeri abbiano rotto l’equilibrio con l’ex Guerra e che nel finale di frazione Adzic su punizione abbia messo in discesa la partita per gli uomini di Brambilla.
Nella ripresa, nemmeno la reazione d’orgoglio del Benevento che ha avuto ancora una buona chance con Lanini – cestinata in malo modo -, poi si è fatto vedere con una conclusione dal limite di Acampora, sulla quale Daffara si è fatto trovare pronto, e a tempo quasi scaduto con un colpo di testa di Simonetti respinto dal portiere di casa . Per il resto, il nulla assoluto e va detto che a complicare i piani di Pazienza ci si sono messi pure gli infortuni: prima Capellini e Ferrara, poi Oukhadda e alla fine pure l’ingenuo rosso a Berra. L’inizio del nuovo corso non poteva essere peggiore di così.