Sconfitta di misura per la Casertana nel derby esterno con il Benevento. La formazione di Manuel Iori viene punita da un colpo di testa di Mattia Viviani del secondo tempo, lasciando l’intera posta in palio sul campo dei giallorossi. A commentare il ko di misura è lo stesso allenatore, intervenuto in conferenza stampa a fine partita.
PRESTAZIONE – Dovevamo concretizzare le occasioni avute. Nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione due contro uno e nella ripresa quella con Paglino. Eravamo in piena emergenza, ci si è messo anche l’infortunio di Mancini. Il rammarico è tanto, se non fai gol contro una squadra così forte. La prestazione non mi è dispiaciuta, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e andare in vantaggio.
SCELTE – Volevamo stare dietro e ripartire, stare compatti. Ho tolto Carretta che sono tre settimane che prende antidolorifici per il ginocchio, ho provato a metterlo nel finale. Ho dovuto cambiare per forza Gatti, ho messo Mancini perché pensavo potesse tenere Lamesta. Nel primo tempo abbiamo fatto un po’ meno di quello preparato, nella ripresa abbiamo fatto meglio.
ATTACCO – Ho messo Iuliano nella ripresa e non è cambiato nulla, forse ha tenuto giusto qualche pallone in piu.
PANCHINA – Siamo sempre legati ai risultati, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Il Benevento aveva fatto 19 gol, contro di noi ha faticato e abbiamo preso una rete a difesa schierata.
ESPERIENZA – Non mi piace perdere, ma siamo sempre alle solite. Come ho detto abbiamo fatto una buona prestazione, se poi non concretizzi ti capita di soffrire e lottare e prendere gol a difesa schierata. L’occasione di Paglino è importante, doveva stare piu’ calmo. Purtroppo gli è ricapitato di nuovo dopo l’errore della settimana precedente.
CAMPIONATO – Avellino, Benevento e Cerignola sono squadre forti, mi hanno impressionate tutte. Il Benevento ha fatto tanta fatica contro di noi, non abbiamo concesso spazi a una squadra brava a ripartire. Per lunghi tratti la mia Casertana ha fatto la partita che doveva fare, il rammarico è legato al fatto di non aver portato a casa dei punti che meritavamo.