Gara senza storia per il Latina contro il Benevento. La compagine laziale è costretta ad alzare bandiera bianca contro i giallorossi di Auteri, un vero e proprio rullo compressione tra le mura del Ciro Vigorito. Finisce cinque a zero per i sanniti, una sfida condizionata dall’errore iniziale di Cardinali e dall’espulsione di Ndoj che hanno spianata la strada ai padroni di casa. Nel post partita, Pasquale Padalino ha commentato in conferenza stampa il pesante ko subito. Queste le parole del tecnico della formazione nerazzurra.
MOMENTO – E’ un periodaccio, però è d’obbligo prendersi le responsabilità della sconfitta. Dobbiamo chiedere scusa, tenendo ben a mente risultato e gara. Dovranno servirci da insegnamento, abbiamo spianato la strada a un Benevento già forte. Abbiamo fatto dei regali, dovevamo restare in partita. Più che l’errore del portiere è più grave l’espulsione, sono atteggiamenti che non si possono accettare. Certe cose devono far crescere persone mature come noi. La partita, per il resto, non è commentabile. Fino a quando siamo rimasti undici contro undici qualcosa abbiamo provato a farla, poi si è smarrito tutto.
REAZIONE – Ci abbiamo provato, quando siamo rimasti in dieci l’obiettivo era non prendere un’imbarcata, provando a pungere se ci fosse stata la possibilità. Dopo un cinque a zero non ci sono scusanti, nonostante le assenze e gli infortuni. E’ un risultato che, complessivamente, ti arriva in faccia, farei fatica a commentarlo dal punto di vista tecnico e tattico.
INFORTUNI – Vona ha preso una botta sulla tibia, ha provato e non è riuscito. Non so molto di Capanni, crediamo una distorsione.
ESONERO – Temo dal primo giorno, dal momento in cui accetto l’incarico. Il nostro lavoro è questo, a volte si viene esonerati giustamente e altre volte no. La società farà le sue valutazioni, il mio desiderio di proseguire non cambia nonostante la parentesi di oggi. La squadra prova sempre a fare il meglio, dobbiamo metterci alle spalle questo risultato e andare avanti per migliorare la classifica. Dobbiamo fare un bagno d’umiltà e un esame di coscienza.
GRUPPO – Sostengo il mio lavoro, sono dalla parte dei calciatori fino a quando mi rendo conto che quello che do mi torna indietro. Se qualcuno non dovesse essere allineato non mi farei problemi. Nel complesso non cambia nulla, proverò a metterci maggiore attenzione nel caso.
