Bloccato sullo 0-0 il Benevento che al “Franco Scoglio” di Messina centra il primo pareggio del suo campionato. Gara dai due volti quella giallorossa, iniziata col piglio giusto e trascinata dagli spunti di Lamesta. Ripresa a giri ridotti per la squadra di Auteri che rischia di incassare il colpo del ko, salvata dal palo.
Queste le pagelle del Benevento:
NUNZIANTE 6 – Le difficoltà maggiori arrivano sull’ingresso in area di Cominetti, bloccato, e sulla punizione di Petrucci smorzata in due tempi. Trema sul palo di Ortisi, stessi brividi nella ripresa su Re e Anatriello. Da correggere qualche lettura dalla fascia, attento tra i pali.
OUKHADDA 6 – Parte col solito ritmo agguerrito, poi col passare dei minuti riduce i giri per riannodare i fili nella sua metà campo. Disegna la chance di Perlingieri in avvio e consegna la giusta dose di superiorità numerica in corsia. Sorpreso da Re sulla possibilità chiusa sul palo.
BERRA 6 – Il capitano giallorosso è provvidenziale nel cancellare il vantaggio del Messina dopo il palo di Re. Positiva l’interpretazione da centrale di difesa, sia nell’uno contro uno che nelle letture in profondità.
CAPELLINI 5,5 – Non ancora il miglior Capellini visto la scorsa stagione, in grado di guidare il Benevento con personalità e carisma. Concede qualcosa nel duello fisico e nel gioco aereo, perdendo di vista sicurezza e fiducia sulla linea arretrata (75′ TOSCA 5,5: Superato da Anatriello sull’occasione di un soffio a lato: impatto da ricalibrare, migliora nel finale di partita).
VISCARDI 6 – Innesca un corpo a corpo incandescente sulla sua fascia ma non concede mai l’occasione all’avversario per lasciare il segno sul match. Davanti alza giri e ritmo solo in poche circostanze, contribuendo alle fasi di equilibrio della Strega. Non trema nei minuti più complicati della ripresa.
PRISCO 5,5 – La versione da trasferta del Benevento non viaggia come dovrebbe e le maggiori difficoltà arrivano proprio dalla regia. Rispetto alla Strega casalinga il suo giropalla è lento, privo di tagli verticali e facile preda delle intuizioni avversarie. Prova a compensare con la grinta, ma il risultato nell’occhio del ciclone non cambia.
TALIA 5,5 – Poteva essere la sua partita, da incursore tra le linee e lottatore nell’affrontare gli spazi giallorossi. La sua scintilla non si accende e le porte del match si chiudono già prima della trequarti, dove non consegna messaggi convincenti (75′ VIVIANI 5: Interpreta malissimo il piglio del match, incassando un giallo senza mai consegnare ordine e pulizia nel fraseggio. Fuori dai radar).
LAMESTA 6 – La mina vagante del Benevento, soprattutto nel primo approccio con la partita. Da destra sa disegnare pericoli e sa soprattutto reinventarsi incursore anche da sinistra, come nella chance a metà primo tempo. Secondo con meno scossoni e più lavori da gregario, per limitare al massimo i danni senza perder di vista la fase offensiva.
MANCONI 5 – Il peggiore nel reparto avanzato di Auteri: non lascia mai il segno nonostante l’onda giallorossa della prima frazione né trova il corridoio nel quale inserirsi per colpire l’avversario. Nella ripresa l’unica possibilità prima del palo di Simonetti in cui porta a spasso Krapikas con fatica. Rimandato.
SIMONETTI 6 – In partite come queste il suo contributo diventa fondamentale, sia in zona gol che nelle fasi di ripiegamento. Pesca bene Lamesta sulla sua fascia nel primo tempo, poi il palo clamoroso nella ripresa sull’azione insistita della Strega. La giusta dose di energie e sacrificio in un pomeriggio complicato (73′ BORELLO 5,5: Non la scossa che la Strega e lo stesso Auteri si aspettavano, intrappolato dal Messina senza possibilità d’inventare).
PERLINGIERI 5,5 – Sfiora la sufficienza per quell’istinto che lo porta sempre a cercare la giocata altruista, senza mai forzare il tiro. Con lui in campo per un’ora la Strega ha gioco e possibilità e dal suo cambio Auteri perde riferimenti. Ci prova in avvio ma soprattutto non calcia prima del palo, da ottima posizione e quasi a porta vuota (64′ LANINI 5,5: Ancora una prestazione sottotono, senza scintille. Non cerca il cambio di passo né lo spunto in velocità ed è innocuo anche da lontano).
ALL. AUTERI 5,5 – Non una Strega da primo posto quella che gioca lontano dal “Vigorito”. Buon piglio in avvio, senza sbloccare il match. Il calo evidente della ripresa arriva anche con il cambio di Perlingieri: fuori il classe 2005 e non un Manconi mai in partita, una scelta che consegna poi le conseguenze all’approccio dell’ultimo terzo di gara giallorosso. Manca la svolta in trasferta: questo il vero step per crescere ancora.