L’appuntamento è alle 10.30 in via Campania a Roma, sede del Tribunale federale Nazionale, sezione Disciplinare, dove verrà celebrata la seconda udienza del processo sportivo sul calcioscommesse. La vicenda, come noto, vede coinvolti Gaetano Letizia, Christian Pastina, Enrico Brignola e Francesco Forte, al momento tesserati rispettivamente con Benevento (i primi due), Catanzaro e Ascoli, ma all’epoca dei fatti tutti di proprietà del sodalizio giallorosso.
Devono rispondere dell’accusa di aver effettuato nelle stagioni sportive 2021/22 e 2022/23 scommesse – direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle – aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc e di campionati di calcio professionistici stranieri. Per avere un quadro più chiaro, il Tribunale federale nazionale ha chiesto la convocazione del telesino Pasquale Pio Covino, considerato dall’accusa uno dei prestanome dei calciatori, nonché collettore dei soldi degli stessi: i giudici vogliono che chiarisca i rapporti con i tesserati invischiati nella vicenda.
Il rischio squalifica resta alto, soprattutto dopo le richieste della Procura federale nel corso della prima udienza: stop di tre anni e sei mesi per Letizia e di tre anni per Brignola, mentre è andata leggermente meglio a Pastina e Forte, visto il loro tentativo di collaborazione che ha portato a una riduzione delle richieste dai potenziali tre anni a due più uno commutato in prescrizioni alternative per il difensore di Battipaglia e da un anno a sei mesi più altrettanti di servizi sociali per l’attaccante romano.
La sezione disciplinare del Tribunale federale potrà accogliere le richieste della Procura – totalmente o parzialmente – ma anche decidere per l’assoluzione. Cosa accadrà in caso di condanna? Con squalifiche superiori a sei mesi, il Benevento avrà innanzitutto la possibilità di portare i rispettivi compensi al minimo sindacale, in attesa dell’ultimo grado di giudizio; qualora le pene dovessero essere confermate, allora il club giallorosso potrebbe anche rivolgersi al Collegio Arbitrale per chiedere la risoluzione per giusta causa.