Per spostare un calciatore nella direzione giusta, a volte bisogna tenere in considerazione anche l’amore, il cui pressing costante spesso ha la meglio sulle insistenze del direttore sportivo di turno e persino sul potere dei soldi.
Il calciomercato è cambiato anche per questo: tra le tante dinamiche che vanno tenute in considerazione, c’è un protocollo familiare a cui i calciatori sempre più frequentemente si attengono. Oggi, infatti, mogli e compagni incidono molto sulle loro scelte professionali.
E’ ciò che è accaduto, ad esempio, a Claudio Morra che il Benevento aveva individuato come rinforzo ideale per il proprio reparto avanzato. Un’iniziale disponibilità dell’attaccante piemontese aveva fatto pensare a una trattativa in discesa, grazie anche all’esistenza di una clausola risolutoria, ma così non è stato. Strada facendo, infatti, il ragazzo ha iniziato ad avere qualche ripensamento, fino a interrompere i contatti con il sodalizio di via Santa Colomba.
Alla fine, Morra non è rimasto a Rimini, ma è andato al Vicenza che gli ha fatto firmare un contratto di tre anni. Il tutto nonostante avesse ricevuto offerte economicamente più allettanti, come ad esempio quella dell’Arezzo. A spiegare i motivi che hanno spinto il vicecapocannoniere del girone B dello scorso campionato è stato il direttore sportivo dei toscani, l’ex giallorosso Nello Cutolo: “Gli avevamo fatto un’offerta più alta della concorrenza – ha dichiarato ai microfoni di AmarantoMagazine – ma la moglie è veneta e ha scelto diversamente. Fosse stata aretina, oggi sarebbe qua con noi”.