La linea del Benevento non cambia. La priorità resta la valorizzazione dei giovani, senza perdere di vista la competitività. Lo ha ribadito il patron Oreste Vigorito a margine di un’iniziativa di Confindustria, di cui è presidente.
“In un mondo calcistico completamente rivoluzionato e che è in continua evoluzione, con l’ingresso di realtà economiche enormi che hanno rilevato almeno una trentina di squadre professionistiche italiane, bisogna adeguarsi – ha dichiarato – Io credo che ognuno debba fare uno sforzo per migliorare ciò che già fa, sono convinto che noi dovremo fare molti sforzi ancora. E’ per questo che ho invertito la rotta. Già dall’anno scorso ho detto che dovremo diventare una fabbrica di calciatori, facendo in modo di legare come spirito di appartenenza, moralità, comportamenti, come nostra mentalità i migliori che possano darci una mano a tornare dove già siamo andati, stavolta però non più con gli abiti di proprietà degli altri, ma con i nostri. Su questa linea, l’anno scorso è stato ancora una volta rinforzato il settore giovanile che probabilmente è quello che costa di più nel centro-sud”.
E qualche risultato inizia a vedersi: “Abbiamo tanti calciatori, l’ultimo che è tornato, il terzino Sena, ha fatto un campionato intero con la maglia del Siracusa e ha avuto il premio come miglior under della Serie D. Quest’anno parte con noi, insieme ai vari Talia, Carfora, Perlingieri. Per questi ragazzi, abbiamo avuto richieste anche da squadre di Serie A, vuol dire che l’anno scorso abbiamo lavorato bene. Dobbiamo continuare questo percorso, vedendo quali sono quegli elementi aggregati alla squadra che possono sostenere un campionato professionistico, sceglierli, allenarli bene, educarli bene e ogni anno ridurre in rosa la presenza di calciatori già fatti che pretendono stipendi esorbitanti. Qualcuno d’esperienza arriverà, perché la squadra va puntellata anche per permettere ai ragazzi emergenti di esprimersi al meglio”.