Arbitri: dismesso il fischietto del rosso a Pinato, vede la promozione quello di Benevento-Carrarese

Ben diciassette arbitri dismessi dalla Can C, mentre dalla Can D ne sono stati promossi venti

Sono cinque gli arbitri appartenenti alla Can di Serie C nella stagione 2023/24, promossi nella Can di Serie A e B. A beneficiare del salto di categoria, come previsto, sono stati Mario Perri di Roma 1 (che ha diretto Turris-Benevento 3-1 e Benevento-Juve Stabia 0-0), Alberto Ruben Arena di Torre del Greco (che ha diretto il derby Benevento-Avellino 0-1), Valerio Crezzini di Siena (ha diretto Crotone-Benevento 0-0), Simone Galipò di Firenze (arbitro di Torres-Benevento 0-0 e Foggia-Benevento 0-0) e Gabriele Scatena della sezione di Avezzano (ha arbitrato Cerignola-Benevento 0-0).

Non è finita qua, però, perché potrebbe esserci ancora un sesto arbitro. Questo perché nell’elenco compare ancora Daniele Orsato – impegnato in questi giorni agli Europei – che in tempi non sospetti ha palesato l’intenzione di presentare le dimissioni al termine della stagione. Se questo proposito dovesse concretizzarsi, allora ci sarebbe spazio per un’altra promozione. Con ogni probabilità, in tal caso, toccherebbe al giovanissimo Roberto Lovison di Padova fare il salto di categoria. Il suo è un nome noto ai tifosi del Benevento: si tratta infatti dell’arbitro della semifinale di ritorno con la Carrarese, sfida condizionata da diverse sbavature arbitrali, su tutte la punizione che ha portato al definitivo 2-2, nata da un precedente fallo su Simonetti non sanzionato dal direttore di gara veneto.

A proposito di nomi noti ai tifosi della Strega, ce n’è un altro che ha fatto parlare di sé e che, al contrario di Lovison, non beneficerà di alcuna promozione. E’ Mattia Caldera di Como, arbitro del match d’andata con la Triestina: oltre che per lo stato di forma approssimativo, il fischietto lombardo fece infuriare i giallorossi per il gol annullato in pieno recupero a Pinato e per il rosso successivo sventolato in faccia all’ex Pordenone, che gli costò ben quattro giornate di squalifica. Per sopraggiunti limiti di permanenza nel ruolo, è stato dismesso. Stesso destino toccato anche ad Andrea Bordin – per la Strega ha diretto i derby con Avellino e Casertana, assegnando un rigore inesistente a quest’ultima – e al figlio d’arte Michele Delrio di Reggio Emilia. In tutto dalla Can di Serie C sono stati dismessi ben 14 fischietti: Andrea Bordin di Bassano del Grappa, Mattia Caldera di Como, Luigi Catanoso di Reggio Calabria, Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola, Matteo Centi di Terni, Luca Cherchi di Carbonia, Antonino Costanza di Agrigento, Michele Delrio di Reggio Emilia, Marco Emmanuele di Pisa, Emanuele Frascaro di Firenze, Filippo Giaccaglia di Jesi, Stefano Nicolini di Brescia, Eugenio Scarpa di Collegno e Daniele Virgilio di Trapani. A questi si aggiungono Emanuele Ceriello di Chiari, Ettore Longo di Cuneo e Simone Taricone di Perugia che hanno presentato le dimissioni.

Contestualmente dalla Can di Serie D sono stati promossi venti arbitri: Ciro Aldi di Lanciano; Giovanni Castellano di Nichelino; Gerardo Simone Caruso di Viterbo; Leonardo Di Mario di Ciampino; Matteo Dini di Città di Castello; Nicolò Dorillo di Torino; Carlo Esposito di Napoli; Maksym Frasynyak di Gallarate; Antonio Liotta di Castellammare di Stabia; Michele Maccorin di Pordenone; Andrea Migliorini di Verona; Michele Pasculli di Como; Mario Picardi di Viareggio; Alessandro Pizzi di Bergamo; Alessandro Recchia di Brindisi; Stefano Striamo di Salerno; Andrea Terribile di Bassano del Grappa; Ferdinando Emanuel Toro di Catania; Riccardo Tropiano di Bari e Gianmarco Vailati di Crema.

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