Sono giorni intensi per Gennaro Scarlato, alla guida del Pompei in corsa per un posto in Serie D nella prossima stagione. Domenica la finale di ritorno contro il Modica, nell’ultimo passo prima del sogno. “Speriamo possa andare tutto per il meglio” ha raccontato l’allenatore napoletano nel corso di un’intervista rilasciata a Il Sannio Quotidiano.
Per Scarlato quattro anni da tecnico del settore giovanile giallorosso fino all’avventura sulla panchina della Primavera, chiusa a maggio dello scorso anno. Da lì ha imboccato strade diverse, con un occhio rivolto sempre alla Strega: “Quest’anno ho seguito il Benevento, compatibilmente con il tempo a disposizione, e ho visto un buon cammino dei giallorossi: con Auteri si sono allineate un po’ di cose, ha dato spazio ai giovani con tanta fiducia. Ora è stato riconfermato, ha dimostrato di conoscere la categoria e penso possa fare il bene della Strega”.
Un club che ha scelto di puntare sui giovani, oggi protagonisti in prima squadra: “È la scelta giusta – racconta Scarlato – da quando ci sono Palermo, Landaida e Puleo la mentalità è questa: non ci chiedevano il risultato ma la crescita dei ragazzi ed è una cosa che sta pagando. Farli crescere in maniera ottimale è l’aspetto principale”.
Alcune tra le stelle protagoniste con il Benevento di Auteri hanno mosso i primi passi proprio con Scarlato nella cantera sannita. Su tutti, Angelo Viscardi: “L’ho avuto 4 anni, non partiva mai dall’inizio ma riusciva sempre a ritagliarsi il suo spazio, come successo anche quest’anno: era partito da alternativa e si è conquistato il posto. Un jolly difensivo, puoi metterlo a tre o a quattro in tutte le posizioni: è molto determinato, concentrato, sa usare entrambi i piedi e la sua duttilità permette di schierarlo in tutti i ruoli. Un ragazzo abbastanza mentalizzato: quando stai fuori non è mai facile, arrivare a prendersi il posto vuol dire essere molto forti di testa”.
Con lui, tra i protagonisti, anche Perlingieri e Talia: “Mario l’ho avuto un anno e mezzo, il classico attaccante d’area che è bravo nel tener palla, meno nell’attacco in profondità. Ha una dote fondamentale, il fiuto del gol, è qualcosa di innato. Dove può arrivare? Dipende solo da lui. Talia non l’ho avuto tanto tempo ma l’ho sempre tenuto d’occhio, si vedevano certe capacità di lavoro e di prospettiva”.
Nella sua torrida estate, il Benevento si prepara a riabbracciare i suoi tanti giovani in prestito, alcuni già arruolati in Serie C, altri protagonisti in D: “Ce ne sono tanti che sono potenzialmente validi anche per la Strega. Da Sena a Prisco, Veltri, Parisi che ha vinto il campionato a Campobasso, Malva e Pellegrino, tanti di loro hanno lavorato con me per quattro anni. Chi di loro potrà esplodere in questa stagione? Sono un po’ in difficoltà (sorride, ndr), devo ammettere che alcuni ancora mi chiamano, continuiamo a sentirci. Due che hanno quel qualcosa in più e che il Benevento dovrebbe tenere sono Prisco e Sena, secondo me: se gli altri possono arrivare in Serie A loro due sono da Nazionale, ecco”.