La Carrarese se ne va in Serie B, categoria che ritrova a distanza di 76 anni dalla prima e ultima volta. Alla formazione apuana basta la rete in avvio di Finotto per avere ragione del Vicenza e vincere così i play off che le consentono di prendersi la promozione dalla porta di servizio.
Un’impresa quella della squadra di Calabro che, dopo aver eliminato in semifinale il Benevento (e in precedenza Juventus Next Gen e Perugia) riesce ad avere la meglio anche dei veneti, giunti all’appuntamento con la finale in piena emergenza. Al contrario dei toscani che invece sono riusciti ad arrivare fino in fondo innanzitutto grazie alla miglior condizione fisica generale, oltre a un impianto di gioco produttivo ed efficace.
Il colpo di testa di Finotto che regala la B è la sublimazione del percorso avviato da quando in panchina si è seduto il tecnico di Melendugno, capace di ridare la cadetteria a una città che non la vedeva dalla stagione 1947/48. La promozione è il coronamento del lavoro fatto da un club finanziato da un locale imprenditore del marmo che si è trovato a sfidare e battere un colosso con alle spalle 67 campionati fra Serie A e B, oltreché una proprietà dalle possibilità economiche imparagonabili, l’impero di Renzo Rosso fondatore del marchio Diesel.