Sarà un derby speciale per Alessio Curcio, beneventano e punta di diamante della Casertana. La sfida di lunedì contro il ‘suo’ Benevento diventerà anche la serata della prima volta da avversario al ‘Vigorito’ per l’attaccante classe 1990: “Sensazione particolare, sarà emozionante – ammette Salvatore Curcio, papà di Alessio, in un’intervista rilasciata a Il Mattino di Caserta – Alessio, con suo grande rammarico, non ha mai avuto il piacere di giocare a Benevento. Sono curioso di vedere cosa ne verrà fuori ma sono sicuro, conoscendolo, che farà la sua partita. E’ una gara che può rappresentare una svolta della stagione per entrambe le squadre. L’importante è che venga fuori una bella partita. Poi chiunque vinca mi farà piacere. Anche se tifo un po’ di più per mio figlio e la Casertana”.
Papà Curcio spiega il momento dei rossoblù e la battuta d’arresto col Messina: “Alessio domenica è tornato a casa e non ha detto neppure una parola per tutta la serata. Era mortificato. I calciatori sono delusi più di tutti. Io avevo pensato a un appannamento di natura fisica, magari collegato al richiamo di preparazione atletica durante la sosta invernale. Però Alessio me lo ha smentito. È stato un crollo generale di tutta la squadra, non se lo aspettavano neppure loro. Forse doveva andare così”. Il derby può diventare occasione di riscatto: “Sì anche se per la Casertana sarà una gara difficile contro un avversario molto attrezzato. Alessio proverà a essere protagonista. È forte, ama il calcio ed ha capito solo da qualche anno che è una professione oltre che un gioco meraviglioso. Forse questo lo ha frenato. Ma quando si rammarica di non aver mai giocato in categorie superiori alla C, io gli ricordo sempre che lui sa giocare a calcio. Lo diedi alla Juventus che era un ragazzino: lo presero dopo un’esercitazione di stop di petto su palla lunga. L’osservatore disse che era raro vedere uno che facesse così bene quel fondamentale a quell’età. Da allora sono accadute tante cose. Però Alessio è un ragazzo che si è sempre legato al posto dove gioca. A Caserta è stato accolto bene, ha costruito un bel rapporto con il presidente e con il direttore sportivo. E poi Cangelosi lo conosceva già dai tempi di Foggia. Ci tiene a far bene. Anche nella prossima partita contro il Benevento”. Tutti credono alla B in casa rossoblù: “A Natale a casa nostra è passato anche Proietti, insieme a mio figlio. Sono consapevoli di aver fatto ottime cose e gli va riconosciuto. E sono anche consapevoli della forza che hanno. Non sarà facile, nel girone ci sono società che hanno investito budget multimilionari. Ma la Casertana potrà dire la sua”.